È un atto di concorrenza sleale l’imprenditore che, attraverso i suoi dipendenti, si appropria di informazioni riservate di un concorrente
Rientra tra le condotte di concorrenza sleale, ai sensi dell’art. 2598 c.c., il comportamento dell’imprenditore che, avvalendosi di propri dipendenti già operanti alle dipendenze di un’impresa concorrente, si appropri indebitamente di tabulati contenenti nominativi di clienti e distributori di quest’ultima, trattandosi di informazioni riservate e non divulgabili, tutelate quale patrimonio aziendale confidenziale.
(Cassazione Civile, 27 maggio 2025, n. 14098)