Auto senza revisione: è responsabile anche il proprietario del mezzo per avere permesso la circolazione del veicolo
Consentire la circolazione di un veicolo non revisionato determina il concorso di colpa del proprietario perché si è consapevolmente coinvolto in una situazione in cui esiste il pericolo di un danno a suo carico e la sua condotta ha costituito una concreta concausa dell'evento.
(Cassazione Civile, ordinanza, 29 ottobre 2024, n. 27903)
Nessun mantenimento al figlio maggiorenne che non studia e non lavora
In materia di diritto al mantenimento del figlio maggiorenne e non autosufficiente, devono essere considerati alcuni presupposti fondamentali: l’età del figlio, il concreto conseguimento di competenze professionali e l’effettivo impegno nella ricerca di un’occupazione. Qualora il figlio, pur essendo maggiorenne, non riesca a trovare un lavoro stabile che gli consenta di raggiungere l’autosufficienza economica, il mantenimento non dovrebbe gravare esclusivamente sul genitore, ma il figlio dovrebbe avvalersi degli strumenti di sostegno sociale. In tal modo, l’obbligo alimentare familiare si limiterebbe a garantire solo i bisogni essenziali.
(Cassazione Civile, 28 ottobre 2024, n. 27818)
Il bilancio d’esercizio delle società di capitali approvato, costituisce piena prova dei debiti sociali
Ai sensi dell’art. 2709 c.c., il bilancio regolarmente approvato di una società di capitali, al pari dei libri e delle scritture contabili delle imprese soggette a registrazione, ha valore probatorio in merito all’esistenza dei debiti sociali. Tale valore è soggetto alla libera valutazione del giudice di merito, il quale dovrà tenerne conto unitamente agli altri elementi acquisiti nel processo. In ogni caso, il bilancio regolarmente approvato assume piena efficacia probatoria con riferimento ai debiti e ai crediti chiaramente indicati al suo interno.
(Cassazione Civile, 22 ottobre 2024, n. 27330)
Il contratto di vendita resta valido anche se l’acquirente ritarda il pagamento di una rata
Il giudice non può isolare singole condotte di una delle parti per stabilire se costituiscano motivo di inadempienza a prescindere da ogni altra ragione di doglianza dei contraenti, ma deve, invece, procedere alla valutazione sinergica del comportamento di questi ultimi, attraverso un'indagine globale e unitaria dell'intero loro agire, anche con riguardo alla durata del protrarsi degli effetti dell'inadempimento, perché l'unitarietà del rapporto obbligatorio a cui ineriscono tutte le prestazioni inadempiute da ognuno non tollera una valutazione frammentaria e settoriale della condotta di ciascun contraente, ma esige un apprezzamento complessivo.
(Cassazione Civile, ordinanza, 9 ottobre 2024, n. 26313)
Affidamento esclusivo: va valutata la capacità genitoriale e l’impatto che tale scelta avrà sul figlio minore
In tema di affidamento dei figli minori, il giudice è tenuto a orientare le proprie decisioni al principio del superiore interesse del minore, in considerazione del diritto fondamentale del bambino a uno sviluppo sano ed equilibrato. La scelta di un affidamento esclusivo a uno dei genitori deve dunque basarsi non solo sulla valutazione della capacità genitoriale di ciascuno, ma soprattutto sull’analisi degli effetti che tale decisione potrà produrre, sia nell’immediato che nel medio-lungo periodo, sul benessere psicofisico e relazionale del minore.
(Cassazione Civile, 11 ottobre 2024, n. 26517)
Il contraente viene riconosciuto come consumatore se è tale al momento della conclusione del contratto
Ai fini del riconoscimento della qualità di consumatore, ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. n. 206 del 2005, non assume rilevanza l'aspirazione futura a esercitare una professione, dovendosi considerare, per la classificazione quale consumatore o professionista, la qualità del contraente al momento della stipula del contratto. (Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione che aveva ritenuto non applicabile la disciplina normativa del Codice del Consumo ad un contratto di formazione professionale stipulato da un osteopata nella prospettiva di una futura attività lavorativa).
(Cassazione Civile, 8 ottobre 2024, n. 26292)
Contestazione da parte del consumatore: spetta alla società elettrica dimostrare il buon funzionamento del misuratore
In applicazione del principio di vicinanza della prova, è onere dell’utente contestare il malfunzionamento del contatore, richiedendone apposita verifica, e dimostrare l’entità dei consumi effettivi sostenuti nel periodo, anche sulla base dei dati storici rilevati in precedenti bollette e riferibili all’ordinario utilizzo dell’energia. Incombe, invece, sul gestore l'onere di provare che lo strumento di misurazione è regolarmente funzionante e, in questo caso, l'utente è tenuto a dimostrare che l'eccessività dei consumi è imputabile a terzi e, altresì, che l'impiego abusivo non è stato agevolato da sue condotte negligenti nell'adozione di misure di controllo idonee ad impedire altrui condotte illecite.
(Cassazione Civile, 24 settembre 2024, n. 25542)
L’obbligo totale e primario di mantenimento dei figli spetta ai genitori; gli ascendenti possono essere chiamati al mantenimento in via secondaria
L’obbligo di mantenimento dei figli minori, ai sensi dell’art. 148 del Codice civile, grava in via primaria e integrale sui genitori. L’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari per adempiere a tale dovere, analogamente al diritto agli alimenti previsto dall’art. 433 del Codice civile, ha natura subordinata e, pertanto, sussidiaria rispetto a quello principale dei genitori.
(Cassazione Civile, 18 settembre 2024, n. 25067)
Amministrazione di sostegno e centralità della volontà del beneficiario
In tema di amministrazione di sostegno, non è sufficiente che il decreto descriva analiticamente i poteri dell'amministratore e lo incarichi di compiere una relazione sulle condizioni di vita del beneficiario, perché i poteri vanno modulati e giustificati in relazione a quelle che sono le esigenze del beneficiario, le quali devono essere accuratamente rilevate, valutando se le sue personali competenze e quelle della rete familiare che lo assiste sono sufficienti a perseguire i suoi interessi (dandone atto nella motivazione) e, solo ove risulti uno specifico deficit di competenze che non consenta di perseguire in autonomia gli interessi della persona, si modellano e si conferiscono i poteri necessari alla soddisfazione delle esigenze rilevate, senza ricorrere a moduli standardizzati; diversamente si oblitererebbe l'aspetto innovativo principale della legge sull'amministrazione di sostegno, che è l'avere introdotto un misura flessibile in grado di adeguarsi alle esigenze del soggetto, ritornando, di fatto, alla rigidità delle misure di interdizione e inabilitazione così come disegnate dal codice civile prima della emanazione della L. n. 6/2004.
(Cassazione Civile, ordinanza, 16 settembre 2024, n. 24732)
La cancellazione di una società dal Registro Imprese non comporta automaticamente la rinuncia ai crediti della società stessa
La mancata presentazione del bilancio in liquidazione per un periodo superiore a tre anni, che determina la cancellazione d'ufficio della società, non costituisce una presunzione grave, precisa e concordante di rinuncia al credito da parte della società, né può essere qualificata come atto di remissione del debito.
(Cassazione Civile, 6 settembre 2024, n. 24078)