Danno da immissioni rumorose
Il danno non patrimoniale subito in conseguenza di immissioni di rumore superiore alla normale tollerabilità non può ritenersi sussistente in re ipsa, atteso che tale concetto giunge ad identificare il danno risarcibile con la lesione del diritto (nella specie quello al normale svolgimento della vita familiare all'interno della propria abitazione ed alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane) ed a configurare un vero e proprio danno punitivo, per il quale non vi è copertura normativa, ponendosi così in contrasto sia con l'insegnamento delle Sezioni Unite della S.C. (sent. n. 26972 del 2008) secondo il quale quel che rileva ai fini risarcitori è il danno-conseguenza, che deve essere allegato e provato, sia con l'ulteriore e più recente intervento nomofilattico (sent. n. 16601 del 2017) che ha riconosciuto la compatibilità del danno punitivo con l'ordinamento solo nel caso di espressa sua previsione normativa, in applicazione dell'art. 23 Cost. Ne consegue che il danneggiato che ne chieda in giudizio il risarcimento è tenuto a provare di aver subito un effettivo pregiudizio in termini di disagi sofferti in dipendenza della difficile vivibilità della casa, potendosi a tal fine avvalersi anche di presunzioni gravi, precise e concordanti, sulla base però di elementi indiziari (da allegare e provare da parte del preteso danneggiato) diversi dal fatto in sé dell'esistenza di immissioni di rumore superiori alla normale tollerabilità.
(Cassazione civile, 18 luglio 2019, n. 19434)
Distanze nelle costruzioni: riduzione in pristino (demolizione e risarcimento del danno)
La violazione delle norme contenute nel piano regolatore che impongono un’altezza massima dei fabbricati o che vietano le sopraelevazioni hanno un impatto urbanistico. Sotto il profilo edilizio ed urbanistico, l'eventuale violazione delle altezze può essere sanzionata con la demolizione. Sotto il profilo civilistico, invece, la violazione delle distanze può comportare solo un'azione diretta ad ottenere il risarcimento del danno (ex art. 872 c.c.).
(Cassazione Civile, 14 marzo 2019, n. 7333)
Estinzione del diritto di proprietà su beni immobili per abbandono da parte del proprietario
Il diritto di proprietà sui beni immobili si estingue per effetto dell'abbandono mero da parte del proprietario.
(Cote d’Appello di Genova, decreto 27 novembre 2018)