Contestazione da parte del consumatore: spetta alla società elettrica dimostrare il buon funzionamento del misuratore
In applicazione del principio di vicinanza della prova, è onere dell’utente contestare il malfunzionamento del contatore, richiedendone apposita verifica, e dimostrare l’entità dei consumi effettivi sostenuti nel periodo, anche sulla base dei dati storici rilevati in precedenti bollette e riferibili all’ordinario utilizzo dell’energia. Incombe, invece, sul gestore l’onere di provare che lo strumento di misurazione è regolarmente funzionante e, in questo caso, l’utente è tenuto a dimostrare che l’eccessività dei consumi è imputabile a terzi e, altresì, che l’impiego abusivo non è stato agevolato da sue condotte negligenti nell’adozione di misure di controllo idonee ad impedire altrui condotte illecite.
(Cassazione Civile, 24 settembre 2024, n. 25542)