Incidente sugli sci: è la scuola a dover dimostrare di aver garantito la sicurezza dell’allievo
In caso di infortunio occorso a uno sciatore durante una lezione individuale, spetta alla scuola dimostrare di aver adempiuto correttamente ai propri obblighi. Per andare esente da responsabilità, infatti, l’istituto deve provare di aver adottato tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e l’incolumità dell’allievo che si era affidato ai suoi servizi, ex art. 1218 del Cod. Civ..
(Cassazione Civile, 3 settembre 2025, n. 24471)
La sopraelevazione va demolita qualora risulti non conforme alle normative antisismiche
Il divieto di sopraelevazione previsto dal comma 2 dell’art. 1127 c.c., che la esclude nei casi in cui le condizioni statiche dell’edificio non la consentano, deve essere integrato con l’obbligo di conformità alla normativa antisismica vigente al momento dell’intervento, e non soltanto a quella in vigore al tempo della costruzione originaria. La realizzazione di una sopraelevazione non conforme genera infatti una condizione di pericolo permanente per la stabilità dell’edificio, che deve essere eliminata con urgenza.
(Cassazione Civile, 30 agosto 2025, n. 24235)
Legittimo il diniego dell'aggiunta del cognome del padre per l’assenza di quest’ultimo dalla vita del minore
L’attribuzione del cognome del genitore che procede al riconoscimento successivo del figlio non avviene in modo automatico, ma è subordinata a una valutazione concreta dell’interesse del minore. Tale interesse prevale in particolare nei casi in cui il minore abbia già sviluppato una propria identità personale e sociale con il cognome originario, specialmente in presenza di un riconoscimento tardivo e in assenza di una relazione stabile con il genitore riconoscente.
(Cassazione Civile, ordinanza, 26 agosto 2025, n. 23905)
E’ responsabile la Regione dell’impatto di un capriolo contro una vettura
In caso di incidente stradale causato dall'attraversamento improvviso di un animale selvatico appartenente a specie protetta e rientrante nel patrimonio indisponibile dello Stato, il danneggiato che agisce per il risarcimento nei confronti della Regione deve allegare e provare: che il danno sia stato causato dall'animale selvatico, la dinamica del sinistro, il nesso causale tra la condotta dell'animale e l'evento dannoso subito, l'appartenenza dell'animale a specie protetta. La Regione può andare esente da responsabilità solo se prova che l'evento è stato determinato da caso fortuito, ossia da un fattore estraneo, imprevedibile ed eccezionale, idoneo a interrompere il nesso causale tra la cosa (animale) in custodia e il danno.
(Cassazione Civile, 25 luglio 2025, n. 21427)
Sulle azioni esperibili dal consumatore in caso di prodotto difettoso nelle vendite a catena
Nelle vendite a catena il consumatore può esperire due rimedi: a) l'azione contrattuale, esclusivamente nei confronti del suo diretto dante causa, in quanto l'autonomia di ciascuna vendita non gli consente di rivolgersi verso i precedenti venditori, atteso che nonostante l'identità dell'oggetto e del contenuto delle rispettive obbligazioni ciascuna vendita conserva la propria autonomia strutturale, sicché non è consentito trasferire nei confronti dei precedenti venditori l'azione risarcitoria dell'acquirente danneggiato, restando salva l'azione di rivalsa del rivenditore nei confronti del venditore intermedio; b) l'azione extracontrattuale, esperibile contro il produttore per il danno sofferto in dipendenza dei vizi che rendono la cosa pericolosa, anche quando tale danno si sia verificato dopo il passaggio della cosa nell'altrui sfera giuridica.
(Cassazione Civile, 21 luglio 2025, n. 20460)
Amministratore di condominio: legittimazione ad agire solo per le parti comuni
L’amministratore di condominio è legittimato ad agire solo per danni che riguardano le parti comuni dell’edificio, ma non può rappresentare i singoli condomini per questioni attinenti ai loro diritti individuali, come nel caso del godimento di posti auto di proprietà esclusiva.
(Cassazione Civile, 11 luglio 2025, n. 19121)
Minore cade in un dirupo a bordo strada: il Comune non è responsabile dell'accaduto
Il Comune non è responsabile per i danni subiti da una minore che, inseguendo imprudentemente un pallone, cade in un dirupo ai margini della strada comunale, se la condotta della vittima - oggettivamente rischiosa e in contrasto con le regole di comune prudenza - costituisce causa esclusiva dell'evento dannoso, interrompendo il nesso di causalità tra eventuali omissioni dell'ente e il fatto lesivo.
(Cassazione Civile, 2 luglio 2025, n. 17945)
Non può essere venduta all’asta la casa familiare se alla base del debito c'è una clausola abusiva
L'articolo 6, paragrafo 1, e l'articolo 7, paragrafo 1, della direttiva n. 13/1993/CEE, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, letti alla luce degli articoli 7 e 47 della CDFUE, devono essere interpretati nel senso che rientra nel loro campo di applicazione un procedimento giudiziario nell'ambito del quale, da un lato, la società aggiudicataria di un bene immobile che costituisce l'abitazione familiare di un consumatore, venduta nel contesto dell'esecuzione forzata stragiudiziale di una garanzia ipotecaria concessa su tale bene da detto consumatore a favore di un creditore professionista, chiede lo sfratto di detto consumatore e, dall'altro, quest'ultimo contesta, con una domanda riconvenzionale, la legittimità del trasferimento di proprietà di detto bene a tale società aggiudicataria, effettuato nonostante un procedimento giurisdizionale, ancora pendente al momento di tale trasferimento, diretto alla sospensione dell'esecuzione di tale garanzia in ragione dell'esistenza di clausole abusive nel contratto all'origine di tale esecuzione, di cui detta società aggiudicataria è stata previamente informata dallo stesso consumatore. Ciò vale a condizione che siano sussistiti indizi concordanti, alla data di tale vendita, quanto al carattere potenzialmente abusivo di tali clausole e che il consumatore si sia avvalso dei rimedi giuridici di cui ragionevolmente poteva attendersi che un consumatore medio si avvalesse, al fine di ottenere un controllo giurisdizionale di dette clausole.
(Corte di Giustizia UE, grande sezione, 24 giugno 2025, n. 351)
La morte di una persona a causa di un illecito genera una presunzione di sofferenza per i familiari
La morte di una persona a causa di un atto illecito genera una presunzione legale di sofferenza morale per i familiari della vittima, indipendentemente dalla convivenza o vicinanza geografica. Questa presunzione può essere confutata dal convenuto dimostrando l'assenza di legame affettivo o l'esistenza di un rapporto di ostilità. Tuttavia, per il danno dinamico-relazionale, che riguarda l'intensità delle relazioni affettive, è necessaria una prova concreta. Il giudice deve valutare attentamente queste circostanze per quantificare adeguatamente il risarcimento dovuto per la perdita del rapporto affettivo e la rottura del vincolo familiare.
(Cassazione Civile, 24 giugno 2025, n. 16895)
La clausola risolutiva espressa inserita nel contratto e regolarmente sottoscritta non è vessatoria
La clausola risolutiva espressa non ha natura vessatoria, in quanto la facoltà di chiedere la risoluzione del contratto è connessa alla stessa posizione di parte contrattuale, ai sensi dell'articolo 1453 del Cc, per l'ipotesi dell'inadempimento della controparte, e tale clausola non fa che rafforzarla, risolvendosi in una anticipata valutazione dell'importanza di un determinato inadempimento (Nel caso di specie, relativo ad un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il giudice adito ha ritenuto infondata l'eccezione di invalidità sollevata dall'opponente in relazione alla ritenuta applicabilità della clausola risolutiva espressa contenuta nel contratto di leasing oggetto di causa, in quanto, comunque, nonostante l'esclusione della sua natura vessatoria in conformità al richiamato principio, la stessa risultava, nella circostanza, specificatamente sottoscritta secondo le previsioni dettate dagli articoli 1341 e 1342 del C.c.).
(Tribunale di Milano, 17 giugno 2025, n.4924)