Diritti dei nonni: un equilibrio tra affetto e interesse del minore
In tema di separazione dei genitori, il minore può mantenere rapporti significativi con i nonni, qualora il giudice ritenga che ciò sia conforme al suo esclusivo interesse. Il diritto degli ascendenti alla frequentazione dei nipoti minorenni è infatti condizionato all’esistenza di una relazione positiva, affettivamente appagante e con valore educativo.
(Cassazione Civile, 13 marzo 2025, n. 6658)
Risarcimento del danno da lesione del rapporto parentale: non è necessario il vincolo di sangue
Il vincolo di sangue non rappresenta un requisito indispensabile per il riconoscimento del danno da lesione del rapporto parentale poiché danno può essere riconosciuto anche in presenza di un legame affettivo stabile e significativo, a prescindere dal fatto che il rapporto sia instaurato con un parente biologico o con una persona non legata da consanguineità, ma che intrattenga con il danneggiato una relazione caratterizzata da affetto, condivisione della quotidianità, abitudini di vita comuni e dalla capacità di offrire protezione e sicurezza, propri del contesto familiare.
(Cassazione Civile, 6 marzo 2025, n. 5984)
Gli oneri informativi gravano sull’intermediario finanziario
Grava sull'intermediario, ai sensi dell'art. 23 T.U.F., l'onere di provare di aver agito con la specifica diligenza richiesta e, dunque, dimostrare di avere correttamente informato i clienti sulla natura, i rischi e le implicazioni della specifica operazione relativa ai titoli mobiliari oggetto di investimento, risultando irrilevante, al fine di andare esente da responsabilità, una valutazione di adeguatezza dell'operazione, posto che l'inosservanza dei doveri informativi da parte dell'intermediario è fattore di disorientamento dell'investitore, che condiziona le sue scelte di investimento.
(Cassazione Civile, 4 marzo 2025, n. 5702)
L’assegno unico universale va versato per intero al genitore collocatario
Nel contesto dell’affidamento condiviso, risulta legittima l’attribuzione integrale dell’assegno unico universale INPS al genitore presso il quale il minore risulta collocato, in quanto figura prevalente di riferimento economico ed educativo.
(Cassazione Civile, 22 febbraio 2025, n. 4672)
Testamento olografo: autografia e data elementi essenziali
L’autografia e la data del testamento olografo, quali requisiti essenziali ex lege, non possono essere surrogati da un’attestazione di conformità della copia all’originale, ancorché attribuita al testatore.
(Cassazione Civile, 18 febbraio 2025, n. 4137)
Non esiste il diritto a non nascere se non sano
Il nato disabile non può agire per il risarcimento del danno consistente nella sua stessa condizione, dal momento che il nostro ordinamento non conosce il diritto a non nascere se non sano, né la vita del nato può integrare un danno - conseguenza dell'illecito sanitario.
(Cassazione Civile, 11 febbraio 2025, n. 3502)
Condanna dell’Italia per non aver agito con diligenza in relazione al caso “Terra dei Fuochi”
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che l’inattività dello Stato, che non adotta misure preventive efficaci e necessarie di fronte a un rischio ambientale concreto e accertabile, rappresenta una violazione del diritto alla vita. In particolare, l’omessa prevenzione e gestione dell’inquinamento grave causato dallo sversamento, dall’interramento e dalla combustione di rifiuti, insieme alla mancata informazione adeguata alla popolazione residente, integrano una violazione della Convenzione. Lo Stato è pertanto tenuto, entro il termine di due anni, ad adottare misure generali volte alla riqualificazione dei territori interessati, al fine di garantire il pieno esercizio del diritto alla vita.
(Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, 30 gennaio 2025, n. 51567)
Escluso il collocamento prevalente materno anche se il minore è in età prescolare
Le statuizioni sull'affidamento e il collocamento dei figli devono rispondere ad una valutazione in concreto finalizzata al perseguimento dell'esclusivo interesse morale e materiale della prole, non potendo essere adottati provvedimenti che limitino grandemente la frequentazione tra uno dei genitori e il figlio in applicazione di valutazioni astratte non misurate con la specifica realtà familiare.
(Cassazione Civile, 21 gennaio 2025, n. 1486)
ll rumore del traffico autostradale può causare il deprezzamento dell’immobile
Se, a causa di immissioni rumorose e/o dannose, un’abitazione subisce un deprezzamento, il proprietario può chiedere che la società autostradale sia condannata ad un indennizzo.
(Cassazione Civile, ordinanza, 10 gennaio 2025, n. 631)
Presupposti dell’assegno in sede di separazione: occorre tener conto dell’attuale e concentra capacità lavorativa
In tema di separazione dei coniugi, il diritto all'assegno di mantenimento ai sensi dell'art. 156 c.c. è fondato sulla persistenza del dovere di assistenza materiale e morale ed è correlato al tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, differenziandosi dall'assegno di divorzio per l'assenza di componenti compensative. La valutazione della spettanza dell'assegno richiede un'accurata verifica dei presupposti e della concreta situazione patrimoniale, dovendo il giudice considerare non solo l'eventuale patrimonio ma anche la concreta e attuale capacità lavorativa del richiedente. Il riconoscimento dell'assegno, pur essendo espressione del dovere solidaristico di assistenza materiale, non può estendersi fino a comprendere ciò che, secondo il canone dell'ordinaria diligenza, l'istante sia in grado di procurarsi da solo. La mancanza di adeguati redditi propri non può considerarsi un fatto oggettivo involontario ma una scelta addebitabile allo stesso interessato qualora questi sia dotato di concrete possibilità lavorative non sfruttate senza giustificato motivo. Il principio di autoresponsabilità, strettamente correlato alla solidarietà, impone che nelle comunità solidali ciascuno contribuisca al benessere comune secondo le proprie capacità, senza sottrarsi ai propri doveri. La valutazione dell'attitudine al lavoro proficuo costituisce elemento valutabile ai fini della determinazione dell'assegno, dovendo essere riscontrata in termini di effettiva possibilità di svolgimento di attività lavorativa retribuita, in considerazione di ogni concreto fattore individuale e ambientale, con esclusione di mere valutazioni astratte e ipotetiche.
(Cassazione Civile, ordinanza, 7 gennaio 2025, n. 234)