La notifica in cancelleria e decorso del termine breve
La notificazione presso il domicilio eletto divenuto inefficace per la sopravvenuta cancellazione o decesso del procuratore domiciliatario non costituisce una condizione necessaria al fine di procedere alla notificazione in cancelleria. Pertanto, la notifica della sentenza per far decorrere il termine breve può avvenire direttamente, ai sensi dell'art. 82 r.d. n. 37 del 1934 presso la cancelleria della medesima Autorità Giudiziaria adita.
(Cassazione civile, ordinanza 6 febbraio 2018, n. 2814)
Le spese legali stragiudiziali sono danno emergente
Le spese sostenute dalla vittima di un sinistro stradale per remunerare l'avvocato al quale si sia rivolta per avere assistenza stragiudiziale, costituiscono una ordinaria ipotesi di danno emergente, di cui all'art. 1223 Cod. Civ.. Pertanto, come qualsiasi altra voce di danno, essa è soggetta alle regole generali e dunque non sarà dovuto il risarcimento per le spese che la vittima avrebbe potuto evitare con l'ordinaria diligenza o sostenute in misura esagerata (art. 1227, comma I e II, Cod. Civ.) e non sarà dovuto il risarcimento per le spese non legate da un nesso di causa rispetto al fatto illecito (art. 1223 Cod. Civ.). Stabilire se la vittima abbia speso o meno somme eccessive è giudizio che va compiuto in base alle norme di legge che fissano la misura dei compensi dovuti agli avvocati per l'attività stragiudiziale secondo i criteri di determinazione previsti dal D.M. 8 aprile 2004 n. 127, rimasto in vigore fino al 28 agosto 2012.
(Cassazione civile, ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2644)
Risarcimento del danno da nascita indesiderata
In tema di responsabilità medica per erronea diagnosi e conseguente nascita indesiderata, il risarcimento dei danni derivanti dall'inadempimento delle struttura sanitaria all'obbligazione contrattuale spetta non solo alla madre, ma anche al padre, il quale deve essere considerato tra i soggetti protetti dagli effetti negativi delle condotta del medico, da cui consegue il relativo diritto al risarcimento dei danni, fra i quali deve ricomprendersi il pregiudizio di carattere patrimoniale derivante dai doveri di mantenimento dei genitori nei confronti dei figli.
(Cassazione civile, sez. III, ordinanza 5 febbraio 2018, n. 2675)
Mediazione delegata e improcedibilità della domanda
La mancata attivazione del procedimento di mediazione delegata comporta l’improcedibilità (non della domanda monitoria, ma) del giudizio di opposizione e l’acquisto da parte del decreto ingiuntivo dell’autorità ed efficacia di cosa giudicata in relazione al diritto in esso consacrato, posto che l’instaurazione del procedimento monitorio non richiede il previo passaggio in mediazione, pertanto l’improcedibilità verificatasi in pendenza del giudizio di opposizione non può di per sé comportare, in assenza di una espressa previsione di legge, la caducazione del decreto ingiuntivo già emesso.
(Tribunale di Bologna, 3 gennaio 2018)
L’avvocato e il rapporto con la controparte
Ove la controparte non sia assistita da alcun difensore, deve ritenersi che all'avvocato sia precluso ogni contatto, proprio perché la stessa si trova in una situazione di evidente vulnerabilità.
(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 30 gennaio 2018, n. 2273)
Procedimento cautelare per riconsegna di ramo d’azienda affittato
Il perdurare della detenzione del ramo d’azienda in capo ad un soggetto che ne ha ridotto l’avviamento commerciale e che non è in condizioni di adempiere agli obblighi contrattuali configura un danno irreparabile, che giustifica la concessione del provvedimento cautelare di riconsegna immediata del ramo d’azienda.
(Tribunale di Milano, 27 dicembre 2016)
Crediti del professionista e prededuzione
Il credito del professionista che abbia svolto attività funzionali all'omologazione di un accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis legge fallimentare rientra de plano tra i crediti sorti "in funzione" della procedura e, come tale, a norma dell'art. 111, secondo comma, legge fall., va soddisfatto in prededuzione nel successivo fallimento. Non può escludersi la funzionalità della prestazione, per gli effetti di cui all'art. 111 legge fallimentare per il semplice fatto che all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione sia conseguito il fallimento.
(Cassazione civile, 18 gennaio 2018, n. 1182)
Responsabilità del venditore ex art. 1669 c.c.
Il venditore che, sotto la propria direzione e controllo, abbia fatto eseguire sull'immobile successivamente alienato opere di ristrutturazione edilizia o interventi manutentivi o modificativi di lunga durata, che rovinino o presentino gravi difetti, ne risponde nei confronti dell'acquirente ai sensi dell'art. 1669 c.c..
(Cassazione civile, 28 luglio 2017, n. 18891)
Esecuzione in forma specifica e trascrizione registro imprese
In virtù del principio di tipicità, in mancanza di alcuna disposizione espressa, non può essere iscritta nel registro delle imprese la domanda giudiziale avente ad oggetto il trasferimento coattivo ex art. 2932 c.c. di una quota di partecipazione sociale.
(Tribunale di Avellino, 8 Gennaio 2018)
Circolazione immobili e risarcimento danni
In caso di trasferimento del diritto di proprietà di un immobile, il diritto al risarcimento dei danni precedentemente subiti dal bene non segue automaticamente le sorti della proprietà in quanto diritto di natura personale.
(Cassazione civile, 17 gennaio 2018, n. 902)