Sull’indennità di sopraelevazione

L'indennità di sopraelevazione è dovuta dal proprietario dell'ultimo piano di un edificio condominiale ai sensi dell'art. 1127 c.c., non solo in caso di realizzazione di nuovi piani o nuove fabbriche, ma anche per la trasformazione dei locali preesistenti mediante l'incremento delle superfici e delle volumetrie indipendentemente dall'aumento dell'altezza del fabbricato, traendo tale indennità fondamento dall'aumento proporzionale del diritto di comproprietà sulle parti comuni conseguente all'incremento della porzione di proprietà esclusiva e, in applicazione del principio di proporzionalità, si determina sulla base del maggior valore dell'area occupata ai sensi del citato art. 1127, comma 4, c.c..

(Cassazione Civile, 14 aprile 2022, n. 12202)


La delibera del condominio sulla polizza assicurativa di tutela legale

L'assemblea di Condominio, nell'ambito dei poteri di gestione di cui all'art. 1135 c.c., può validamente approvare la spesa per la stipula di una polizza assicurativa per la tutela delle spese legali, volta a coprire le spese processuali per tutte le azioni concernenti le parti comuni dell'edificio, promosse da o nei confronti del Condominio, al fine di evitare pregiudizi economici ai condomini.

(Cassazione Civile, ordinanza, 7 aprile 2022, n. 11349)


Posti auto condominiali: limiti ai poteri della delibera

Né il regolamento di Condominio in senso proprio, né una deliberazione organizzativa approvata dall’assemblea possono validamente disporre l'assegnazione nominativa, in via esclusiva e per un tempo indefinito, a favore dei singoli condomini di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio della loro autovettura.

(Cassazione Civile, 21 marzo 2022, n. 9069)


Cosa accade quando l’impresa di pulizie non consegna il Durc al Condominio

L'amministratore di condominio è tenuto a chiedere alle aziende tutti i documenti necessari a dimostrare la loro regolarità a livello legale e di tutela della sicurezza dei dipendenti e il DURC è proprio uno dei documenti principali da esigere per capire se un'impresa di pulizie è idonea ad operare all'interno del condominio. Se quest’ultima non consegna il DURC commette inadempimento contrattuale per cui IL condominio può rifiutarsi di pagare le fatture, a norma dell’art. 1460 c.c..

(Cassazione Civile, ordinanza, 9 febbraio 2022, n. 4079)


Superbonus 110%: delibera annullabile se non è previsto nell’ordine del giorno

É annullabile per violazione dell’art. 66 disp. att. c.c. la delibera condominiale se contiene la discussione di un argomento non previsto nell’ordine del giorno indicato nella lettera di convocazione. Nello specifico, l’omessa individuazione nella predetta del punto relativo allo studio di fattibilità sui lavori oggetto di super bonus comporta un’irregolarità che inficia in modo significativo il processo di formazione della volontà dell’assemblea, da un lato impedendo in capo ai condomini una scelta consapevole in ordine alla partecipazione all’assemblea, e dall’altro non consentendo agli stessi la possibilità di approfondire, in fase precedente all’assemblea, tale aspetto.

(Tribunale di Pavia, 24 febbraio 2022, n. 234)


Quando l’installazione di dissuasori di parcheggio nel cortile non è innovazione

La necessità di dare puntuale attuazione al vincolo derivante dal regolamento di condominio ed assicurare, quindi, proprio quella destinazione che era stata assegnata alla piazzetta condominiale (installazione di arredi urbani atti ad impedire il parcheggio), consente di escludere che le opere approvate con delibera condominiale (installazione di cubi di cemento) possano rientrare nella nozione di innovazione (peraltro non potendosi riscontrare l’esistenza di un diritto del singolo condomino a trarre utilità sotto forma di parcheggio dal bene comune, suscettibile di essere menomato dalla collocazione dei cubi di cemento).

(Cassazione Civile, ordinanza, 3 febbraio 2022 n. 3440)


Restrizioni del Regolamento ai diritti individuali dei proprietari

Sono legittime, purché formulate in modo espresso o comunque non equivoco, le restrizioni alle facoltà inerenti alla proprietà esclusiva contenute nel regolamento di condominio di natura contrattuale con la conseguenza che le norme regolamentari possono imporre limitazioni al godimento degli immobili di proprietà esclusiva secondo criteri anche più rigorosi di quelli stabiliti, in tema di immissioni lecite, dall'art. 844 c.c. , restrizioni che valgono certamente anche per i conduttori dei singoli condomini.

(Corte d’Appello di Firenze, 17 giugno 2021, n. 1233)


Sulla costituzione di una servitù che altera la cosa comune

È illegittima l'apertura di un varco praticata da un condomino nel muro dell'edificio condominiale al fine di mettere in comunicazione l'appartamento di sua proprietà esclusiva con l'andito di una scala destinata a servire un'altra parte del fabbricato, comportando tale utilizzazione l'imposizione sul bene oggetto di condominio parziale di un peso che dà luogo ad una servitù in favore di una unità immobiliare esterna alla limitata contitolarità di esso, con conseguente alterazione della destinazione della cosa comune.

(Cassazione Civile, ordinanza, 22 novembre 2021, n. 35955)


Sull’impianto autonomo di riscaldamento

L'autorizzazione condominiale a staccarsi dal riscaldamento centralizzato per installare un impianto autonomo, così come la sua completa dismissione, non autorizza anche l'apposizione delle tubature e la realizzazione di fori di rilevanti dimensioni su parti dell'edificio nella disponibilità di altri condomini.

(Cassazione Civile, 8 ottobre 2021, n. 27375)


Regolamento di condominio ed immobile adibito a residenza per anziani

Il proprietario può adibire il suo immobile a residenza per anziani se la clausola del regolamento che vieta di adibire il bene a tale attività non è trascritta.

(Tribunale di Roma, 30 settembre 2021, n. 15142)